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Il San Raffaele Giglio ha presentato i prossimi obiettivi

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Il raggiungimento di livelli oncologici di eccellenza e l'apertura di un centro di neuroscienza sono i prossimi obiettivi della Fondazione Istituto San Raffaele G. Giglio di Cefalù, annunciati, stamani, dal direttore generale, Benito Amodeo, nel corso della conferenza di fine anno. "Dal 2006 - ha detto - l'oncologia potrà usufruire di un servizio esterno per la Pet e la Radioterapia, mentre, auspichiamo che si possano verificare le condizioni per l'avvio dei lavori, il prossimo anno, di un bunker per la medicina nucleare che dovrà ospitare la Pet e il ciclotrone". L'edificio potrebbe essere realizzato in un'area adiacente il nosocomio. Intanto l'oncologia medica dispone di una nuova area di degenza che dai 10 posti letto passera in breve a 20. In totale il San Raffaele Giglio può contare su 260 posti letto. Nel 2003 ne aveva attivati solo 75. Cresciuto, unitamente ai posti letto e all'internalizzazione dei servizi amministrativi e di gestione, anche il personale. La Fondazione dispone in totale di 589 unità (tra dipendenti e collaboratori a qualunque titolo) di cui 126 distaccati dall'Ausl 6. "Il clima delle relazioni sindacali - ha sottolineato il direttore dell'area gestionale, Roberto Delzotto - ci appare, oggi, positivo. Una nostra recente impostazione - ha aggiunto - è diventata riferimento in campo nazionale". Il direttore sanitario, Orazio Pennelli, ha puntato il suo intervento sull'efficienza operativa raggiunta e sul livello di complessità degli interventi eseguiti dal San Raffaele Giglio. "La complessità media dei ricoveri - ha affermato - ha raggiunto l'1,41 percento, contro l'1,22 (dato 2003) degli altri ospedali italiani. Pennelli ha anche citato un altro indicatore denominato di "efficacia ed appropriatezza" che rivela l'eventuale fuga di pazienti verso altri ospedali per carenza di qualità assistenziale. Per il San Raffaele Giglio solo lo 0,7 per cento dei pazienti lascia il reparto dato di poco superiore al Veneto che è pari allo 0,6 percento (Sicilia 4,5 percento). "Questo vuol dire - ha sottolineato il direttore sanitario - che si è offerta una buona sanità". Così come i ricoveri ripetuti all'ospedale di Cefalù sono pari al 3,01 percento contro il 23,6 percento della Regione Siciliana. Il direttore sanitario si è poi soffermato sul futuro sviluppo del polo di neuroscienze che disporrà, tra l'altro, di una unità dedicata alla neurochirurgia, di un'area neurointensiva, del servizio di neuroradiologia, di diagnostica ed interventistica". Tornando ai numeri l'ospedale di Cefalù ha registrato nel 2005 un incremento dei ricoveri provenienti da fuori regione saliti del 40 percento; dei ricoveri dell'area Ausl 6 (incluso Cefalù-Madonie) del 27 percento e da altre Ausl siciliane del 177 percento. L'attività dell'area medica e dell'area chirurgica è stata sintetizzata dal prof. Guido Pozza e da Michele Carlucci. Quest'ultimo, ha anticipato, che saranno incrementati gli interventi in laparoscopia avanzata, per una dismissione del paziente più rapida, e l'avvio del progetto di chirurgia robotica. Nel corso della giornata sono state presentate 35 relazioni. Particolarmente acclamata quella di Totò D'Anna, primario di medicina interna, che con il 2006 raggiunge i 38 anni di attività all'ospedale di Cefalù.

Letto 1643 volte Ultima modifica il Venerdì, 20 Giugno 2014 13:17
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